Tempo fa stavo acquistando un immobile da una agenzia della mia città che, per puro caso, seguiva anche un mio caro amico nella trattativa per l'acquisto di un altro immobile in zona costiera (ma su questo torneremo dopo).
Con l’agente ci diamo un primo appuntamento nell’immobile a cui ero interessato e, dopo i soliti convenevoli, chiesi i dettagli della provenienza e quindi il rispettivo atto.
Risposta secca: “Certamente Matteo, lo inviamo subito alla tua email” e li cominciò l’odissea.
Intanto, essendoci alcune difformità sull’immobile, era necessario verificare tutti gli atti amministrativi per conoscere la condizione urbanistica e quindi via con la richiesta di accesso agli atti.
Dopo alcuni mesi dalla prima visita, l’atto di proprietà ancora non era arrivato. Siamo stati convocati dall’ufficio tecnico per l’accesso agli atti, ma senza l’atto di proprietà non era possibile procedere, quindi ci siamo trovati costretti a mettere pressione all’agenzia che però era poco reattiva se non addirittura incurante del tutto.
Dopo una settimana dall’accettazione della proposta d’acquisto, inoltre, salta fuori (stranamente proprio dopo il contratto) che sull’immobile grava un’ipoteca importante. Mi sono subito offerto di parlare con la parte venditrice per capire come risolverla per poter portare a casa ciò che tutti volevamo, la compravendita, in modo sicuro per tutti.
L’agente si è rifiutato di farmi parlare col proprietario, rassicurandomi sul fatto che il venditore avrebbe estinto l’ipoteca prima dell’atto, una sorta di "Matteo stai sereno".
Passano i mesi e l’atto di provenienza non compare, l’ipoteca risulta ancora gravante sull’immobile e l’agenzia, che avrebbe dovuto:
- reperire tutti i documenti prima della pubblicizzazione dell’immobile
- dire IMMEDIATAMENTE dell’ipoteca
- favorire il dialogo fra le parti
Non ha fatto NIENTE di tutto questo!
Fortunatamente ho l'esperienza necessaria per sapere come tutelarmi in questi casi e tengo sempre al sicuro il capitale dei miei investitori, dunque non è stato perso un singolo euro dei miei partner.
Tuttavia la teoria prevede che, all’accettazione della proposta, l’agenzia immobiliare maturi la sua provvigione!
Quindi, sempre in teoria, l’agenzia avrebbe dovuto percepire (o meglio intascare) una grassa parcella da parte SIA mia, SIA del venditore (sempre che sia mai esistito!).
Ora...ricordate il mio amico? Quello che stava comprando la casa in costa dalla stessa agenzia e che mi aveva chiesto aiuto?
Appena inizio a capire con chi ho a che fare mi metto a studiare l’immobile e scopro che di un immobile di 120 mq, forse 40mq erano regolari…i restanti erano tutti completamente difformi da quanto concesso (e ovviamente l’agenzia gli aveva detto che era tutto a posto salvo una sciocchezza in veranda).
UNA SCIOCCHEZZA!
Praticamente, se mai fossimo riusciti a risolvere, avrebbe speso centinaia di migliaia di euro per un bel ripostiglio vista mare!
Come si è concluso il tutto? Il mio amico alla fine ha comprato una vera casa al mare (non un ripostiglio), io ho tutelato i miei investitori (che ho prontamente deviato verso un’altra operazione) e “l’amico” agente ha perso la bellezza di oltre 50 mila euro di provvigioni in totale perchè, ovviamente, ho fatto saltare entrambe le trattative.
Prima o poi, ne sono certo, troverà qualcuno che cadrà nella sua trappola...purtroppo il mercato immobiliare è popolato anche da squaletti senza scrupoli, che speculano sull'inesperienza o anche sulle speranze delle persone.
Questo episodio, oltre che lasciarmi una buona lezione tecnica da tenere sempre a mente, mi ha ricordato quanto sia importante svolgere questo mestiere in modo etico e professionale, rispettando anche e soprattutto i sacrifici che i miei investitori hanno fatto per mettere da parte il patrimonio che ora mi stanno affidando.
E tu invece? Cosa puoi imparare da questa storia?
Che per avere successo e stare al sicuro è NECESSARIO rivolgersi a professionisti esperti, votati a tutelare innanzitutto il tuo interesse.
Buoni investimenti!